IL "RETURN TO PLAY" PER GLI ATLETI DILETTANTI GUARITI DAL COVID
Con il Comunicato Ufficiale n. 2 del 2021 la Lega Nazionale Dilettanti, nel ricordare l'obbligo per i tesserati di sottoporsi a visita medica per l'accertamento dell'idoneità alla pratica sportiva agonistica, ha evidenziato la necessità, in caso di pregressa infezione da COVID-19, di richiedere una nuova rivalutazione clinica, al cui esito positivo viene rilasciato un documento denominato "Return to play".
Si tratta di una valutazione ulteriore rispetto a quella che viene ordinariamente effettuata in sede di visita medico-sportiva, finalizzata a verificare eventuali conseguenze provocate dall'infezione nell'organismo dell'atleta.
La rivalutazione clinica deve essere richiesta, decorsi 30 giorni dalla negativizzazione del tampone o dal termine dell'isolamento, alla struttura sanitaria o al medico dello sport che ha firmato la certificazione di idoneità agonistica in possesso dell'atleta.
Dopo la rivalutazione, caratterizzata da esami che variano in base alla sintomatologia riferita dall’atleta durante la positività al Covid 19 - come descritto nelle Linee guida FMSI - l’atleta riceverà un documento denominato “Return to play”, in assenza del quale il tesserato non è autorizzato a svolgere la pratica sportiva. In tal caso, infatti, l'ordinario certificato di idoneità agonistica non sarebbe sufficiente.
Tale adempimento non è, invece, richiesto per chi intende ottenere una certificazione di idoneità non agonistica.
Il fatto di dover attendere 30 giorni prima di richiedere la nuova valutazione costituisce senz'altro un ostacolo al rapido reinserimento in gruppo dell'atleta che dovesse contrarre il virus nel corso della stagione sportiva, tuttavia - salvo eventuali modifiche future - questa rimane la regola da seguire.
Di seguito, i link dei comunicati delle AUSL di Parma e Modena, relativi al "Return to play" degli atleti dilettanti:
Assodilettanti
www.assodilettanti.com
assodilettanti@gmail.com